Mostra bibliografica a colori a cura dello Sbang e dalle biblioteche gestite dalla Comes che raccontano, illustrano e comunicano i temi della diversità, disabilità e inclusione e/o sono al contempo, per le loro caratteristiche fisiche, libri inclusivi. La mostra sarà visitabile attraverso la predisposizione di tre percorsi visitabili seguendo i fili colorati che li caratterizzeranno.

1) Il percorso azzurro dei Libri NPL
Il progetto NPL crede che ciascun bambino abbia il diritto alle storie fin dalla sua nascita. NPL propone e promuove attività di lettura che costituiscono un’esperienza importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini e per lo sviluppo delle capacità dei genitori di crescere con i loro figli. Lavora intorno a questo diritto anche attraverso il lavoro di selezione bibliografica di pubblicazioni che riescono a interpretare nel modo migliore questa caratteristica per la fascia dei bambini dai 0 ai 6 anni.
Nati per leggere ha costituito infatti un Osservatorio Editoriale permanente costituito da quaranta esperti tra bibliotecari, pediatri, psicologi, studiosi di Letteratura per l’infanzia, educatori e librai,che seleziona i migliori libri per bambini. I libri sono selezionati per essere adeguati alle competenze dei bambini in età prescolare, già fin dalla nascita in avanti, e devono, allo stesso tempo, stimolare nei genitori il desiderio di condividere un libro con i propri bambini. I criteri di selezione tengono conto della qualità narrativa, delle illustrazioni, della qualità tipografica, dell’impaginazione e degli aspetti pedagogici.

2) Il percorso verde dei Libri senza confini
Più un bambino riceve immagini, parole e storie diverse fra loro, più la sua capacità di ascoltare, di mettere in discussione, di sospendere il giudizio, di acquisire il concetto di molteplice e complesso aumenta. Il libro per l’infanzia è uno strumento di esplorazione fantastica, fisica e interiore che educa alla creatività e alla percezione plurale del mondo. Libri, dunque, che esplorano il mondo plurale nel quale viviamo per creare un contesto favorevole alla conoscenza, alla scoperta e all’accoglienza delle mille sfaccettature con le quali nascono, crescono e si manifestano le persone.

3) Il percorso giallo di “A ciascun lettore il suo libro”

Ranganathan, bibliotecario indiano universalmente conosciuto per la formulazione delle cinque leggi della biblioteconomia, affermava già nel 1931 che l’assunto della seconda legge “a ciascun lettore il suo libro” trova la sua piena applicazione solo quando “sarà riuscita a dare a ognuno, normale o anormale che sia, il suo libro”. Non solo libri sull’inclusione quindi, ma anche libri inclusivi. Nelle biblioteche, attualmente, sono presenti negli scaffali libri in CAA, silent book e ad alta leggibilità dedicati alla prima infanzia(ma non solo), proprio per consentire a ciascun bambino e bambina di vivere l’esperienza di lettura nella maniera più congeniale e piena.
Una selezione di libri, quindi, di case editrici come Uovo Nero, con “I libri di Camilla” acronimo di Collana di Albi Modificati Inclusivi per Letture Liberamente Accessibili, e di libri di altre case editrici come Babalibri, Bohem Press, Coccole books, Giralangolo, Lo Stampatello, Kalandraka Italia, Sinnos, Il leone Verde Piccoli, Topipittori, Kite e Camelozampa che hanno fatto la scelta di pubblicare libri per tutti e tutte. Si parla in questo caso di libri in simboli, cioè libri che utilizzano tecniche di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) e che presentano un testo verbale e iconografico, in cui le parole sono accompagnate da una traduzione in simboli pittografici, questo ne consente l’uso di uno solo dei due a chi non sia in grado di utilizzare l’altro.
I simboli utilizzati hanno una struttura grafica specifica per facilitare la comunicazione a persone prive di parola o per visualizzare il linguaggio scritto per persone con difficoltà di comprensione e apprendimento: persone con difficoltà cognitive in genere persone con difficoltà di comprensione linguistica persone totalmente o parzialmente incapaci di leggere bambini e adulti con difficoltà di comunicazione persone che sono facilitate da un accesso visuale alle informazioni. Ma inclusivi sono anche i silent book che superano le barriere linguistiche e facilitano la comunicazione con i bambini e le bambine stranieri/e così come i libri stampati con caratteri adatti a che soffre di dislessia o con grandi caratteri per ipovedenti.

1) La mostra bibliografica a cura della COMES ha ospitato il nucleo tematico del patrimonio librario del Sistema Bibliotecario dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas (Sbangl), costruito sulla base dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma sottoscritto il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvato dall’Assemblea Generale dell’ONU,  che individua i traguardi da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.

Si tratta di un fondo librario nuovo, acquistato grazie ai finanziamenti assegnati dal Mic e che la commissione tecnica del Sistema, in accordo con l’Unione dei Comuni, ha deciso di destinare alla costituzione di un fondo librario tematico che potesse offrire ai suoi utenti possibilità di approfondimento su argomenti legati al futuro del pianeta che, sempre più, saranno fondamentali per creare una coscienza critica e promuovere una cultura condivisa della sostenibilità su tutti fronti.

2) Il Libro Antico: Rarità tipografiche della biblioteca degli Antichi Canonici e del Seminario di Castelsardo“ Grazie alla collaborazione con l’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi di Tempio-Ampurias è stato possibile vedere da vicino libri rari e interessantissimi, con illustrazioni evocative e differenti tecniche di stampa e composizione, ognuno racconta una storia speciale non solo nei suoi contenuti, ma anche in quanto oggetto testimone di un passato unico. 

A spiegarci le particolarità di questi volumi è stato Don Francesco Tamponi, responsabile dell’ufficio beni culturali della diocesi. 

L’inaugurazione è stata anche l’occasione per ammirare anche un importante e misterioso reperto archeologico tornato nella sua “casa” di Martis. Si tratta della cosiddetta “Triplice Cinta“. Rinvenuto diversi anni fa in occasione del restauro nella Chiesa di San Giovanni, il reperto è stato oggetto di studio, documentazione e catalogazione presso l’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi di Tempio-Ampurias, ed è ora restituito alla comunità per essere esposto nel Museo Diocesano.